SEPARARSI CON LA PRATICA COLLABORATIVA

Che cos’è la pratica collaborativa

La Pratica Collaborativa è uno strumento volontario di risoluzione delle controversie, in cui le parti concordano di impegnarsi in buona fede e trasparenza nelle trattative per raggiungere un accordo che sia accettato da entrambe.

­La pratica collaborativa permette di lavorare con altri professionisti per generare risultati migliori; non solo quindi avvocati collaborativi ma anche esperti neutrali quali il facilitatore della comunicazione e se necessario l’esperto finanziario tutti formati con lo stesso metodo.

Quali sono i benefici della  PRATICA COLLABORATIVA?

La pratica collaborativa permette di essere  parte di un percorso che aiuta i clienti ad affrontare una transizione evitando così liti giudiziali e conseguenti danni importanti anche dal punto di vista psicologico. ­ Essere collaborativi significa essere  risolutori di problemi.

Sono socia di AIADC – Associazione Italiana Professionisti Collaborativi (www.praticacollaborativa.it) e di IACP – International Academy of Collaborative Professionals (www.collaborativepractice.com).

I Costi 

I costi sono concordati previamente con le parti secondo diverse modalità: a forfait oppure in base al numero di incontri o a ore, e sono quindi parametrati alle necessità delle parti.

La Pratica Collaborativa non comporta costi superiori rispetto a una tradizionale negoziazione.